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 La mia nudità arancione è un romanzo breve scritto in prima persona, un diario indirizzato a un interlocutore la cui identità resta indefinita. Chi scrive è un ragazzo quindicenne, brillante e solare, che si chiama Nicola Evangelisti. Le vicende narrate si svolgono negli anni 2009 e 2010 in una località immaginaria dell’Italia del nord dove Nicola vive, in un piccolo appartamento, con la madre Sonia, amorevole ma fragile, e il fratello minore Francesco, affetto da sindrome di Gilles de la Tourette.

Nicola parla con serenità delle proprie fantasie erotiche e sentimentali, anche grazie a un corso illuminante di educazione sessuale seguito a scuola.

Nella realtà, però, il ragazzo convive con un’insidia: non tollera alcun tipo di contatto fisico. Neppure quello più desiderato.

Nicola prospetta per sé un’esistenza solitaria, tuttavia non abbandona mai la ricerca di una via di uscita da un destino che parrebbe tracciato sulla pietra.

Quando uno sconosciuto che si firma Alexis gli invia alcuni messaggi enigmatici e gli propone un incontro in un luogo particolarmente isolato, il ragazzo, con imprudenza irragionevole, accetta.

Il testo descrive alcuni possibili effetti sulla psiche degli abusi sessuali subiti durante l’infanzia: i contenuti inerenti questo tema si basano su esperienze professionali personali. 

La leggerezza è un tratto del pensiero che mi piace molto, quindi la cerco spesso. L'ho cercata anche questa volta. 

 


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