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Fibromialgia

È una voce potente ed equilibrata quella del forlivese Gianni Tadolini. Eccolo sulla fibromialgia. Un decalogo prezioso non solo per affrontare la fibromialgia. Eh già, non solo.


Primo – Dobbiamo sapere che la fibromialgia si cura, anche se è improbabile una

guarigione definitiva.


Secondo – I nostri comportamenti ed il modo con cui affrontiamo le difficoltà della vita

sono molto importanti ai fini di un miglioramento dei sintomi.


Terzo – È utile dormire almeno otto ore al giorno: il proprio medico, od eventualmente uno

specialista, sapranno indicare i farmaci induttori del sonno più adatti, caso per caso. Non

dobbiamo aver paura di utilizzare tranquillanti ed ipnotici se presi con ponderazione ed in

maniera appropriata.


Quarto – Dobbiamo bandire lo stato d’animo della fretta dalla nostra vita: impariamo a

rallentare. Prestiamo attenzione al respiro più spesso possibile durante la giornata ed

abituiamoci ad un ritmo di ventilazione lento, ampio, regolare.


Quinto – Non consideriamo la vita come una lotta, ma come un processo di adattamento.

Non siamo guerrieri e il nostro compito non è combattere, neppure contro i dolori. Spesso

nei forum femminili frequentati da persone fibromialgiche si legge il saluto “Ciao

guerriere”. È un atteggiamento che favorisce la tensione neuromuscolare e la stimolazione

simpatico-adrenergica: è un atteggiamento dannoso.


Sesto – Non dobbiamo temere l’utilizzo dei farmaci. Alcuni psicofarmaci sono stati

approvati per la cura della fibromialgia e del dolore neuropatico, ad esempio duloxetina e

pregabalin, perché agiscono come neuromodulatori degli stimoli dolorifici: sono farmaci

efficaci che, se ben dosati e gestiti, possono portare grandi benefici.


Settimo – Consideriamo la possibilità di farci seguire da uno psicologo preparato sul tema

del dolore neuropatico: sembra che la psicoterapia e la terapia di rilassamento, soprattutto

se associate ad un’opportuna farmacoterapia, siano una strategia vincente.


Ottavo – Chiediamo al nostro medico di farci fare gli opportuni accertamenti per vedere se

in passato abbiamo contratto infezioni, forse antiche e non riconosciute, che possano aver

lasciato esiti neuropatici: è accertato che molte persone fibromialgiche abbiano contratto

l’infezione da borrelia (Malattia di Lyme), anche anni prima.


Nono – Curiamo l’alimentazione con l’aiuto di un nutrizionista: una dieta

antinfiammatoria, a basso contenuto di glutine, scarsa di latticini e di zuccheri ha spesso

dato ottimi risultati.


Decimo – Stimoliamo il nostro medico a documentarsi sulla fibromialgia e manteniamo

contatti con un Centro specializzato e con altre persone che soffrono della nostra stessa

sindrome.


Si può leggere tutto l'articolo? Ma certo:









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